Giro di vite della giunta L’Onu condanna Rangoon
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Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e gli Stati Uniti hanno condannato la decisione della giunta militare della Birmania di non prolungare la missione di Charles Petrie, il funzionario Onu di più alto rango nel Paese asiatico. «Gli Stati Uniti sono scandalizzati perchè la giunta birmana ha deciso di espellere» Petrie, ha detto Gordon Johndroe, portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, secondo il quale «questo genere di trattamento è completamente inaccettabile e particolarmente fuori luogo» alla vigilia della seconda missione in Birmania di Ibrahim Gambari, l’emissario dell’Onu per il Paese asiatico.
Michelle Montas, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, ha detto che anche Ban – al momento in Turchia per una riunione ministeriale – ha espresso disappunto per la scelta del regime. La portavoce ha sottolineato che il segretario generale «esprime piena fiducia nella squadra dell’Onu» nel Paese asiatico e «apprezza il suo contributo al miglioramento delle condizioni economiche e umanitarie del popolo birmano». La Montas ha spiegato che il ministero degli esteri del governo dei generali considera «inappropriato» il comportamento di Petrie, che avrebbe agito «al di là delle sue funzioni».
In particolare, la squadra dell’Onu in Birmania aveva pubblicato un documento ufficiale sulla situazione economica e sociale del Paese asiatico considerato inaccettabile dalla giunta militare. Ban si trova a Istanbul dove ha incontrato Gambari. La Montas ha detto che l’inviato dell’Onu è «irritato» per la decisione di impedire il prolungamento della missione di Petrie. Gambari «solleverà la questione nella sua prossima missione in Birmania».