60 milioni di spose bambine
Hanno tra gli 8 e i 14 anni
Lo scorso aprile, in Yemen, una bambina di 8 anni di nome Nojoud si presentò da sola in tribunale, dicendo che era stata costretta dal padre a sposare un uomo trentenne che l’aveva picchiata e forzata ad avere rapporti sessuali. Ci sono 60 milioni di «spose bambine » nel mondo, secondo le Nazioni Unite. Il giorno delle nozze arriva in genere tra i 12 e i 14 anni, a volte anche prima. Il marito è spesso un uomo più anziano, mai incontrato prima. Ad aprile Nojoud ha chiesto e ottenuto il divorzio. Ma per la maggior parte delle piccole spose come lei non c’è via d’uscita.
CLASSIFICA
L’organizzazione americana International Center for Research on Women (Icrw) ha compilato una «Top 20» dei Paesi in cui i matrimoni di minorenni sono più diffusi: il Niger è al primo posto (il 76,6% delle spose hanno meno di 18 anni), seguito da Ciad, Bangladesh, Mali, Guinea, Repubblica centrafricana, Nepal, Mozambico, Uganda, Burkina Faso, India, Etiopia, Liberia, Yemen, Camerun, Eritrea, Malawi, Nicaragua, Nigeria, Zambia. La «classifica » è basata su questionari standardizzati che non sono però disponibili per tutti i Paesi. Resta fuori dalle statistiche, ad esempio, gran parte del Medio Oriente.
POVERTÀ
I Paesi della Top 20 sono i più poveri del mondo. In Niger e Mali, rispettivamente il 75% e il 91% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno. Le spose bambine vengono dalle famiglie più povere in questi Paesi. Spesso i genitori ritengono di non avere altra scelta. «Sono viste come un peso», spiega al Corriere Saranga Jain, ricercatrice dell’Icrw. Nutrirle, vestirle e istruirle costa troppo. E c’è un forte incentivo economico a darle in spose presto. «Nei Paesi in cui vige la pratica della dote (Sud Asia e specialmente India), la famiglia dello sposo è disposta ad accettarne una più ridotta se la ragazza è giovane — dice Jain —. Così i genitori danno in spose le figlie da bambine per pagare di meno. E c’è un incentivo anche in alcuni Paesi africani nei quali sono i genitori della bambina a ricevere un pagamento: più è giovane, più alto è il prezzo». Uno studio condotto in Afghanistan (mancano dati standardizzati ma si ritiene che il 52% delle spose siano bambine) mostra che questi matrimoni vengono praticati anche per sanare debiti o ottenere, in cambio, una moglie per un figlio maschio. «La maggior parte dei genitori non vuole fare del male alle figlie», dice la fotografa americana Stephanie Sinclair, che ha conosciuto tante di queste bambine in Afghanistan, Nepal, Etiopia. «Pensano di proteggerle facendole sposare quando sono vergini: è molto importante in queste società. Ho però incontrato anche una donna che non sembrava dare molto valore alla figlia. “Perché nutrire una mucca che non è tua?”, mi rispose quando le chiesi perché, dopo averla promessa in sposa, non la faceva più andare a scuola».
L’articolo completo http://www.corriere.it/esteri/08_agosto_24/milioni_di_spose_bambine_9fd3d40a-718a-11dd-8174-00144f02aabc.shtml
Cronache medievali d’una realtà incomprensibile nell’occidente,se una qualsiasi società non rispetta l’infanzia è assolutamente cattiva e arretrata,da noi si esercitano indagini,inchieste,forze dell’ordine per tutelare i bambini contro la pedofilia,in contrapposizione questa abitudine consolidata di comprarsi le spose bambine in alcune realtà del pianeta,evidentemente non si potrà risolvere il problema,la denuncia e la divulgazione sono le uniche armi per cercare di scalfire questo atteggiamento consolidato.
L’esercizio di questo sistema insieme alla pratica di infibulazione,pratica diffusa in Africa, dedita all’asportazione dei genitali femminili,sono due aspetti drammatici della condizione femminile non solo in età adulta in vaste aree di questo pianeta,la base comune del drammatico problema sono le ottuse mentalità e la povertà imperante.
Segnalo l’articolo sulla realtà delle mutilazioni vaginali,purtroppo presenti anche in Italia.
http://alessiaguidi.provocation.net/diritti/infibulazione.htm
weeeeeeeee ciao ivo, bel post bene è bene che si sappia cdi che si parla quando si dice cultura musulmana
Esiste questa realtà,ma non si deve fare d’un erba,un fascio,è necessario denunciare affinchè lentamente,possano cambiare questi comportamenti criminali.
Il mondo mussulmano non è unico stereotipo.
Saluti Pony,Ivo
e non dimentichiamo la graziosa pratica della pedofilia dell schiavismo della soprressione e fisica dei froci na hai a josa ivo da scrivere sul simpatico mondo deklla civiltà araba
Ci sarà molto da lavorare in quelle realtà,Pony,l’oppressione di natura religiosa ricorda il nostro medioevo,dove si bruciavano le streghe e s’impalavano gli eretici,etc,etc.
Ivo
e sio ivo, ciò che distingue il nostro nedio evo e il loro modello di civiltà attuale è che con tutte le sue aberrazioni il nostro medio evo molto più firzzante nel pensiero futuro
Mi inserisco in punta di piedi nel “botta e risposta” di questi commenti per dare forza all’atteggiamento di Ivo, che pur condannando certe culture sa fare un distinguo tra la religione e la cultura, appunto.
Il Corano non menziona minimamente la pratica dell’infibulazione, ne del matrimonio con minori. Tutto ciò è frutto di una tradizione antica e radicata in certe popolazioni, dove secoli fa’ non sarebbe nemmeno stata condannabile considerando il modo di vivere di allora; ma oggi è ovvio che non si può più tollerare certe “culture”.
L’errore che non dobbiamo fare è quello di confondere l’Islam in quanto religione con la cultura in quanto tradizione, le due cose spesso non coincidono. E se invece noi confondiamo in modo pregiudizievole le due cose facciamo il gioco di chi fa leva su “falsi” principi religiosi per mantenere in piedi culture che nulla hanno a che fare con la religione.
Come tu sai, pony, a parlare è un laico.
Ciao Ivo, è un piacere scoprire il tuo blog.
Moreno,chi ti risponde non è il titolare dell’ex blog,ormai,la realtà è stata chiusa definitivamente,la nuova è
http://freedomlibertadiparola.blogspot.com
Per ciò che riguarda il tema e i diversi punti di vista,sono rispettosa di ogni pensiero ed eventuale credo,nonostante il Corano non cita queste pratiche,sono comuni in certe zone del mondo islamico,mi auguro che l’occidente,con le varie religioni e il senso sociale che lo contraddistingue,pur con i gravi problemi presenti,vadano a braccetto con i credenti della religione mussulmana,non esiste niente di meglio che il rispetto reciproco e le proprie libertà.
Inutile sottolineare che far di tutta un’erba,un fascio è eufemisticamente riduttivo.
Cordiali saluti,Dalida
P.s.
Il titolare del nuovo blog è assente a tempo indeterminato,ci siamo noi,i suoi amici nel continuare a sviluppare temi,si spera interessanti.
l’occidente,con le varie religioni e il senso sociale che lo contraddistingue,pur con i gravi problemi presenti,vadano a braccetto con i credenti della religione mussulmana,non esiste niente di meglio che il rispetto reciproco e le proprie libertà.
you are very kind,thanks for posting
Il titolare del nuovo blog è assente a tempo indeterminato,ci siamo noi,i suoi amici nel continuare a sviluppare temi,si spera interessanti.